Genova

Liguria, titanio sul Beigua: una petizione per fermare le ricerche: già 5 mila adesioni

Tra i primi firmatari associazioni ambientaliste, Agesci e Arci Liguria
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A poche ore dal decreto della Regione Liguria che dà il via libera alla ricerca di titanio nel comprensorio del Beigua, le principali associazioni ambientaliste della Liguria insieme a Arci Liguria e Agesci Liguria hanno lanciato una petizione indirizzata al Presidente Giovanni Toti per chiedere che venga ritirato il decreto e che non si proceda con le ricerche.

In meno di 15 ore dal lancio sono state superate 5000 firme. Questo il link alla petizione

 

Nella petizione vengono evidenziati quelli che secondo le associazioni sono i rischi sanitari: "il minerale grezzo potenzialmente estraibile sarebbe solo il 6% della roccia e il rimanente 94% andrebbe in discariche molto estese da crearsi nelle vicinanze, con il rischio di andare a sollecitare la presenza di amianto, presente per il 10/15% nelle rocce del giacimento e i rischi ambientali: devasterebbe un’area protetta inestimabile per biodiversità e valori ecologici e paesaggistici". Il Parco del Beigua è diventato Parco nel 1995, Geoparco europeo e mondiale nel 2005 e nel 2015 è stato riconosciuto UNESCO Global Geopark.

 

Le associazioni ambientaliste, si legge in una nota "sono preoccupate anche per gli impatti sul turismo, l'agricoltura, il sistema sentieristico, la flora e la fauna e lo sviluppo sostenibile che la comunità residente e l'area del Beigua sta perseguendo ormai da diversi anni. Agesci e Arci condividono tali preoccupazioni, gestendo due importanti rifugi, la Base Scout "Il Rostiolo" e "A Casa Resia" nel Parco del Beigua".

I primi firmatari della petizione sono Agesci Liguria, Arci Liguria, CAI Liguria, ENPA, Federparchi Liguria, FIE Liguria, Friday for Future Liguria, Italia Nostra Liguria, Legambiente Liguria, LIPU, Pro Natura Genova, VAS, WWF Italia Delegato Liguria. Hanno, inoltre, aderito Amici di Ponte Carrega, Comunità San Benedetto al Porto, Fondazione Le Gioiose, Linea Condivisa, Masci Liguria, Medici per l’Ambiente- Isde Genova.

"L’appello è rivolto a singoli cittadini e organizzazioni che hanno a cuore l’ambiente e ritengono che il comprensorio del Beigua vada protetto perché di inestimabile valore per biodiversità, valori ecologici e paesaggistici".

Le ricerche sono diventate anche un caso politico. In Regione i primi a chiedere di bloccare le operazioni sono stati i consiglieri di opposizione Selena Candia per Lista Sansa e Gianni Pastorino di Linea Condivisa, poi seguiti dal Pd.