"Subito bonifiche e studio epidemiologico"

Zona industriale: l’Associazione dei medici per l’ambiente torna alla carica a distanza di due anni. "Tutto è rimasto congelato"

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Agire e in fretta sul fronte delle bonifiche e degli studi epidemiologi micro-geografico basato sulle aree residenziali più vicine alla Zona industriale apuana e alle aree un tempo occupate dal polo chimico. Sono i due punti fermi su cui si concentra l’ultimo appello lanciato dall’Associazione dei medici per l’ambiente, Isde, di Massa Carrara, che arriva "a distanza di due anni dalle precedenti richieste di intervento". Due anni dove, di fatto, tutto è rimasto congelato. Stop dovuti solo in parte alla pandemia ancora in corso. Il messaggio di Isde, firmato da Alberto Rutili, Gioacchino Cancemi e Matteo Fontana, è rivolto alle Istituzioni regionali, locali e sanitarie per i problemi di salute provocati dal Sin. Il primo fronte riguarda l’attuazione delle direttive previste dalla delibera della Giunta toscana che risale a dicembre 2019 e prevedeva una serie di "interventi necessari alla tutela della popolazione residente nei Sin attraverso uno studio epidemiologico micro-geografico – proseguono – il potenziamento di attività sanitarie territoriali, il miglioramento delle liste di attesa, visite specialistiche per la prevenzione, diagnosi e cura degli abitanti e occupati in Zia, miglioramento dei servizi su diagnosi prenatale e malformazioni congenite; prevenzione con screening oncologici. Dati sanitari e geografici da incrociare per costituire un quadro epidemiologico corretto e preciso, un reale registro tumori specifico di quel territorio in cui ha sede il Sin. Con dati e notizie aggiornati e puntuali, e non come accade ora, con quelli risalenti a molti anni fa e non specifici".

Poi c’è il fronte delle bonifiche, su cui è intervenuto poche ore fa il sindaco Francesco Persiani, sollecitando il sottosegretario del Ministero della transizione ecologica: "Senza entrare nel merito della validità delle proposte di Sogesid per la bonifica – incalzano i Medici per l’ambiente -, tutti si dovrebbero chiedere quanti anni ancora debbono passare perché si finisca la fase conoscitiva. Quante persone lavorano a tempo pieno ai vari progetti? Quanti anni devono ancora passare per decidere quale bonifica fare e come? Quanti prima che inizi e quanti anni dovrà persistere l’inquinamento del sito? Quanti anni ancora la popolazione residente nel territorio dovrà ammalarsi a causa di questa situazione? Dopo 30 e passa anni non è più sopportabile procedere in questo modo – concludono –. Tutte le Istituzioni, cioè Ministero della transizione ecologica, Sogesid, Regione Toscana, Comune di Massa, Comune di Carrara e Ausl Toscana nord ovest devono fare un vero salto di qualità per avviare in tempi rapidi la soluzione".

FraSco