Nel suo editoriale, Massimo Pelli, svela che il comitato di redazione ha pensato di dedicare questo numero a questo argomento data l’ampia diffusione della pornografia in varie forme sul web, quindi la rapida diffusione e la facile accessibilità che ha e anche perché l’argomento rientra nel fenomeno ben più esteso che riguarda parità di genere, violenza domestica, abuso sessuale.
Dai recenti fatti di cronaca, inoltre, emerge come i mass media siano ambivalenti nel proporre certi argomenti: la sopraffazione di genere è nascosta in ogni frase, addirittura in ogni smorfia del viso, cambio di tono e scelta delle parole usate, a cui si collega il fenomeno cosiddetto:”revenge porn” che concerne la diffusione rapida e non consensuale di immagini sessuali a scopo di vendetta o scherno.
La sessualità e i modi in cui le persone la vivono è sempre stata oggetto di confronto così come anche la sua rappresentazione definita pornografica.
Se la pornografia è sempre esistita significa che ha un qualche ruolo nell’organizzazione sociale, funzione che si mantiene nonostante i cambiamenti culturali e sociali e anche se il confine tra ciò che è lecito e non lecito cambia a seconda dell’evoluzione sociale, culturale ed economica della società.
Occorre partire però da una distinzione tra ciò che è pornografia e ciò che è erotismo: la prima è rappresentazione esplicita e concreta dell’atto sessuale in sé e si limita ad una eccitazione fisica senza risonanza intellettive che invece ritroviamo nell’erotismo che coinvolge la fantasia e l’immaginazione.
Nell’erotismo l’atto sessuale “sta per…” nella pornografia semplicemente “è”.
La pornografia è dettaglio senza contesto, l’erotismo è un atto mentale alla ricerca di nuove narrazioni.
Questo numero della rivista accompagna il lettore attraverso un viaggio di esplorazione del fenomeno del porno di massa nelle sue dimensioni antropologica, culturale e clinica.
Gli autori degli articoli presenti in questo numero hanno esplorato la pornografia in molteplici forme e da diversi punti di vista:
Diffusione della pornografia, masturbazione e trauma precoce, il porno che cura, la pornografia e la politica, la pornografia e il dolore mentale e attraverso un caso clinico le varie sfaccettature e i vari significati della “Revenge porn”.
Un numero ricco di spunti interessanti per i clinici che vogliano approfondire un argomento che, a mio avviso, è quasi d’obbligo conoscere.
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