Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 2023/2513(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo dei documenti :

Testi presentati :

RC-B9-0107/2023

Discussioni :

Votazioni :

PV 16/02/2023 - 7.5
CRE 16/02/2023 - 7.5
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P9_TA(2023)0053

Testi approvati
PDF 165kWORD 52k
Giovedì 16 febbraio 2023 - Strasburgo
Una strategia dell'UE per stimolare la competitività industriale, gli scambi e posti di lavoro di qualità
P9_TA(2023)0053RC-B9-0107/2023

Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2023 su una strategia dell'UE per stimolare la competitività industriale, gli scambi e posti di lavoro di qualità (2023/2513(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  vista la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 sul Green Deal europeo (COM(2019)0640),

–  vista la comunicazione della Commissione del 10 marzo 2020, dal titolo "Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale" (COM(2020)0103),

–  vista la comunicazione della Commissione del 10 marzo 2020, dal titolo "Una nuova strategia industriale per l'Europa" (COM(2020)0102),

–  vista la comunicazione della Commissione dell'11 marzo 2020, dal titolo "Un nuovo piano d'azione per l'economia circolare – Per un'Europa più pulita e più competitiva" (COM(2020)0098),

–  vista la comunicazione della Commissione dell'8 luglio 2020, dal titolo "Una strategia per l'idrogeno per un'Europa climaticamente neutra" (COM(2020)0301),

–  vista la comunicazione della Commissione del 24 settembre 2020, dal titolo "Un'Unione dei mercati dei capitali per le persone e le imprese: nuovo piano di azione" (COM(2020)0590),

–  vista la comunicazione della Commissione del 5 maggio 2021, dal titolo "Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell'Europa" (COM(2021)0350),

–  visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 5 maggio 2021, dal titolo "Strategic dependencies and capacities" (Dipendenze e capacità strategiche) (SWD(2021)0352),

–  visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 5 maggio 2021, dal titolo "Annual Single Market Report 2021" (Relazione annuale sul mercato unico 2021) (SWD(2021)0351),

–  visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 5 maggio 2021 intitolato "Towards competitive and clean European steel" (Verso un acciaio europeo competitivo e pulito) (SWD(2021)0353),

–  vista la sua risoluzione del 15 settembre 2022 sull'attuazione della nuova strategia industriale aggiornata per l'Europa: allineare le spese alle politiche(1),

–  vista la decisione (UE) 2022/2481 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 che istituisce il programma strategico per il decennio digitale 2030(2),

–  vista la comunicazione della Commissione del 1° febbraio 2023, dal titolo "Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette" (COM(2023)0062),

–  vista la sua risoluzione del 19 maggio 2022 sulle conseguenze sociali ed economiche per l'UE della guerra russa in Ucraina – rafforzare la capacità di agire dell'UE(3),

–  vista la sua risoluzione del 5 ottobre 2022 sulla risposta dell'UE al rincaro dei prezzi dell'energia in Europa(4),

–  vista la sua risoluzione del 25 novembre 2020 su una nuova strategia industriale per l'Europa(5),

–  viste le conclusioni del Consiglio del 21 novembre 2018 relative a "Una futura strategia di politica industriale dell'UE",

–  viste le conclusioni del Consiglio del 27 maggio 2019 relative a "Una strategia di politica industriale dell'UE: una visione per il 2030",

–  viste le conclusioni del Consiglio del 16 novembre 2020, dal titolo "Una ripresa che fa progredire la transizione verso un'industria europea più dinamica, resiliente e competitiva",

–  viste le conclusioni del Consiglio del 17 dicembre 2020, dal titolo "Per una ripresa circolare e verde",

–  visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A.  considerando che la strategia industriale dell'UE dovrebbe consentire all'industria europea di promuovere le transizioni verde e digitale e, nel contempo, difendere la sua autonomia strategica aperta, preservare la sua competitività sul mercato globale, mantenere un elevato livello di occupazione e posti di lavoro di qualità in Europa e rafforzare la sua capacità di innovare e produrre in Europa;

B.  considerando che, in un mondo geopolitico in evoluzione, è essenziale rafforzare la competitività industriale dell'Europa, ridurre la dipendenza europea dai paesi terzi per quanto riguarda i materiali, le tecnologie e i prodotti critici e strategici, nonché fornire un'energia sicura, pulita e a prezzi accessibili per le sue industrie;

C.  considerando che la corsa mondiale a plasmare il futuro della produzione di tecnologie energetiche pulite sta accelerando, alimentata da massicci interventi pubblici da parte delle potenze globali, come la normativa statunitense per la riduzione dell'inflazione (Inflation Reduction Act – IRA);

D.  considerando che il rafforzamento dell'autonomia strategica aperta dell'UE richiede una combinazione di diverse soluzioni, tra cui la riduzione dell'uso di energia e materiali, il potenziamento delle capacità di fabbricazione e produzione dell'UE, gli investimenti nei settori strategici e nella ricerca e sviluppo e la diversificazione dei fornitori attraverso partenariati e alleanze settoriali, nonché i consigli per il commercio e la tecnologia con i paesi partner;

E.  considerando che la strategia industriale dell'Unione dovrebbe anche garantire il corretto funzionamento del mercato unico, evitare distorsioni del mercato e creare condizioni di parità all'interno e all'esterno dell'UE; che sono altresì necessarie una vigilanza e un'applicazione solide del mercato unico al fine di conferire un vantaggio competitivo alle imprese dell'UE e guidare la transizione globale verso un'economia climaticamente neutra, efficiente sotto il profilo delle risorse e circolare;

F.  considerando che non tutti gli Stati membri dispongono dello stesso margine di bilancio per gli aiuti di Stato; che una risposta non coordinata dell'Unione europea e degli Stati membri, che dispongono di un margine di bilancio variabile per gli aiuti di Stato, potrebbe creare un rischio di frammentazione del mercato unico; che la stragrande maggioranza degli aiuti di Stato approvati nell'ambito del quadro temporaneo di crisi è stata notificata solo da due Stati membri;

G.  considerando che il piano della Commissione riconosce che, al fine di rispondere alle sfide attuali, l'UE dovrebbe fornire un accesso più rapido a finanziamenti sufficienti, utilizzando finanziamenti privati, aiuti di Stato, fondi dell'UE e un nuovo Fondo europeo di sovranità che potrebbe sostenere la strategia industriale europea;

H.  considerando che il Parlamento dovrebbe sempre svolgere il ruolo di autorità di bilancio in qualsiasi contesto di bilancio, al fine di garantire la responsabilità democratica e la trasparenza per il resto dell'attuale quadro finanziario pluriennale (QFP);

I.  considerando che la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ci ha dimostrato che la pace in Europa non può essere data per scontata; che le sue conseguenze, compresi l'aumento dei prezzi dell'energia e l'inflazione, hanno provocato turbolenze economiche senza precedenti e una crisi del costo della vita in Europa, la cui evoluzione è altamente incerta;

J.  considerando che l'industria ad alta intensità energetica, che impiega otto milioni di lavoratori in Europa, deve far fronte a prezzi dell'energia elevati, con prezzi del gas circa sei volte superiori alla media degli ultimi 10 anni e oltre quattro volte superiori a quelli degli Stati Uniti;

K.  considerando che l'istruzione, la formazione professionale e l'istruzione superiore hanno un impatto globale e rilevante sulla qualità dei posti di lavoro e sul futuro dell'industria europea nel contesto dell'autonomia strategica aperta e delle transizioni verde e digitale; che la comunità universitaria svolge un ruolo chiave in termini di innovazione e ricerca nell'industria;

L.  considerando che l'Unione ha l'obiettivo di raggiungere una copertura minima dell'80 % della contrattazione collettiva negli Stati membri, in linea con la direttiva relativa a salari minimi adeguati(6);

M.  considerando che l'industria necessita di norme stabili e prevedibili per garantire condizioni di parità e combattere le pratiche sleali dei paesi terzi e dell'Unione; che l'UE dovrebbe continuare a promuovere un'economia aperta basata su una concorrenza leale all'interno dell'Europa e nelle sue relazioni con i partner internazionali;

N.  considerando che ciò include il consolidamento dei partenariati dell'UE con l'America latina e la ratifica dei suoi accordi con il Cile, la Nuova Zelanda e il Messico; che ciò include altresì la ratifica dell'accordo bilaterale in sospeso con il Mercosur, a condizione che gli impegni assunti prima della ratifica in materia di cambiamenti climatici, deforestazione e altre preoccupazioni siano soddisfacenti; che ciò significa anche monitorare gli ulteriori negoziati e l'eventuale conclusione dell'accordo con l'Australia, sollecitare l'avvio di negoziati su un accordo bilaterale con Taiwan in materia di investimenti e far progredire il nostro partenariato tra pari con l'Africa a seguito del vertice Unione europea-Unione africana del 2022; che la politica commerciale dell'UE dovrebbe mirare a garantire che i nostri accordi di libero scambio includano capitoli solidi sullo sviluppo sostenibile, tra cui sanzioni applicabili in ultima istanza, norme del lavoro rigorose in linea con le convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro e impegni in materia di ambiente e cambiamenti climatici;

O.  considerando che l'UE, grazie alle sue istituzioni di fama mondiale, alle sue imprese ingegneristiche e alla sua forza lavoro altamente qualificata, è leader mondiale nella ricerca e nell'innovazione, compresa l'innovazione industriale;

1.  apprezza la comunicazione della Commissione del 1° febbraio 2023 dal titolo "Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette"; ritiene che la strategia industriale europea debba essere concepita sia per garantire la leadership europea nelle tecnologie energetiche pulite sia per migliorare la base industriale esistente e sostenerne la trasformazione in futuro, nell'ottica di creare posti di lavoro di qualità e una crescita economica per tutti gli europei ai fini del conseguimento degli obiettivi del Green Deal;

2.  sottolinea l'importanza di rafforzare le capacità di produzione dell'UE nelle tecnologie strategiche fondamentali, quali l'energia solare ed eolica, le pompe di calore, le reti elettriche, le batterie, lo stoccaggio di energia a lungo termine, la produzione di elettrolizzatori per l'idrogeno rinnovabile e i materiali da costruzione sostenibili prefabbricati;

3.  sottolinea l'importanza che la Commissione sviluppi pienamente i percorsi di transizione, definendo le azioni e le misure di sostegno necessarie per mantenere la competitività di tutti i settori e al contempo decarbonizzarli, al fine di contribuire agli obiettivi dell'Unione in materia di clima e Green Deal;

4.  chiede alla Commissione e al Consiglio di tenere conto delle seguenti considerazioni al fine di garantire che il piano consegua gli obiettivi dell'autonomia strategica aperta e delle transizioni verde e digitale, sia veramente europeo, garantisca la competitività dell'Europa, miri a sviluppare la capacità industriale in tutta l'Unione e tuteli l'integrità del mercato unico, assicurando nel contempo che i posti di lavoro rimangano in Europa e che gli europei siano in possesso di competenze adeguate per far fronte alle sfide attuali;

Un contesto normativo prevedibile e semplificato

5.  sottolinea che i percorsi di transizione devono aumentare la certezza degli investitori e la prevedibilità normativa a lungo termine e fungere da linee guida per azioni strategiche future che, a loro volta, devono orientare le decisioni industriali e di investimento future;

6.  invita la Commissione a elaborare una strategia efficace per ridistribuire, trasferire e delocalizzare le industrie in Europa, diversificando le catene di approvvigionamento e riducendo le emissioni di gas a effetto serra, tenendo conto dei positivi effetti di ricaduta in tutti gli Stati membri;

7.  osserva che le norme europee saranno utilizzate per promuovere la diffusione delle tecnologie strategiche; ritiene che le norme europee svolgano un ruolo molto importante nel funzionamento del mercato unico e possano rafforzare la competitività dell'industria europea, ridurre i costi e migliorare la sicurezza, nonché aumentare l'efficienza produttiva e innovativa; sottolinea l'importanza di una forte presenza europea negli organismi internazionali di normazione;

8.  invita la Commissione ad adeguare la sua strategia industriale per la competitività all'espansione e alla commercializzazione di tecnologie strategiche nell'Unione, per colmare il divario fra innovazione e diffusione sul mercato, fornendo il finanziamento del rischio per le tecnologie e i progetti dimostrativi in fase iniziale e sviluppando catene del valore in fase precoce, in modo da sostenere le tecnologie su scala commerciale a zero emissioni e gli altri prodotti ecosostenibili rispetto ad altri;

9.  sottolinea la necessità di garantire procedure di autorizzazione rapide e una certa prevedibilità al fine di porre in atto nuovi progetti volti a utilizzare fonti di energia pulita e rinnovabile, e a migliorare la sostenibilità di quelli esistenti il più rapidamente possibile, nel contempo riducendo al minimo gli oneri amministrativi e nel pieno rispetto del quadro normativo; incoraggia, in tale contesto, la Commissione e gli Stati membri a trattare quanto prima le richieste di misure di sostegno relative alla pianificazione, alla costruzione e al funzionamento di tali progetti;

10.  prende atto della proposta della Commissione relativa a una legge sulle materie prime critiche; ricorda l'importanza di un accesso sicuro alle materie prime critiche come requisito essenziale per la trasformazione ecologica e digitale, per il conseguimento dei nostri obiettivi climatici, per catene del valore competitive in Europa e per il rafforzamento dell'indipendenza strategica; ricorda inoltre la necessità di sviluppare mercati secondari stabili e di riciclaggio, nonché di effettuare ricerche sulla sostituzione delle materie prime critiche; insiste sulla necessità di sfruttare appieno le potenzialità delle risorse nazionali nel rispetto di standard adeguati; è fermamente convinto che i progetti strategici europei necessitino di autorizzazioni più rapide e trasparenti, di accesso a nuovi finanziamenti e di un quadro politico coerente;

11.  sottolinea l'importanza di una transizione giusta volta a mantenere posti di lavoro e occupazione di qualità in Europa attraverso una maggiore competitività industriale; chiede misure adeguate per sostenere la reindustrializzazione e prevenire la deindustrializzazione delle regioni europee attraverso progetti strategici di investimento interregionale e piani di sviluppo per le regioni vulnerabili, in particolare nelle regioni in transizione, nelle zone rurali e remote;

12.  insiste sul fatto che la Commissione, nella sua valutazione d'impatto, dovrebbe effettuare un test di sovranità al fine di valutare il potenziale impatto della legislazione e dei fondi europei sulla creazione di nuove dipendenze indesiderate, in particolare le dipendenze da economie non di mercato e da partner inaffidabili; chiede inoltre alla Commissione di esaminare, a tale riguardo, la legislazione fondamentale esistente nell'ambito del programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione;

Energia e dipendenze

13.  invita la Commissione e gli Stati membri a garantire l'approvvigionamento energetico per il prossimo inverno e a presentare piani supplementari e ambiziosi, ad adottare tutte le misure necessarie per accelerare le capacità di produzione di energia sicura, pulita e a prezzi accessibili da mettere a disposizione delle nostre industrie e per aumentare il risparmio energetico e le misure di efficienza energetica; accoglie favorevolmente, in tale contesto, l'intenzione della Commissione di riformare l'assetto del mercato dell'energia elettrica;

14.  sottolinea l'importanza di rilanciare il mercato dell'idrogeno, lavorando nel contempo a favore dell'idrogeno pulito, valutando il ruolo delle sue varie tipologie, rendendo la sua produzione più rapida e meno burocratica e sviluppando con urgenza un piano per la creazione delle infrastrutture necessarie;

15.  insiste sull'importanza della prevedibilità, della certezza e dei segnali a lungo termine per gli investitori e gli altri operatori economici al fine di agevolare e promuovere i cambiamenti vitali in tutta l'economia;

16.  sottolinea l'importanza di rafforzare l'autonomia strategica aperta dell'UE potenziando le sue capacità nelle tecnologie strategiche fondamentali individuate nella comunicazione della Commissione dal titolo "Un piano industriale Green Deal per l'era zero delle reti", nonché in altre tecnologie fondamentali per la competitività industriale europea, come le tecnologie abilitanti fondamentali; accoglie con favore il lancio alla fine del 2022 dell'Alleanza europea per l'industria fotovoltaica solare e della piattaforma europea per le tecnologie pulite;

Onere normativo

17.  ribadisce la necessità di ridurre gli oneri amministrativi superflui a carico delle imprese, in particolare delle PMI e delle start-up, mantenendo nel contempo gli standard più elevati in materia di protezione dei consumatori, dei lavoratori, della salute e dell'ambiente; continua a sostenere il principio "one in, one out" per raggiungere tale obiettivo;

18.  sostiene l'introduzione, da parte della Commissione, di un test di competitività nell'ambito dell'elaborazione di una nuova legislazione, tenendo presente che qualsiasi valutazione dovrebbe considerare anche la protezione e le garanzie dei lavoratori e dei diritti sociali; considera che, per contribuire al conseguimento degli obiettivi strategici dell'Unione, le misure proposte nel contesto del presente piano dovrebbero, se del caso, sfruttare e ispirare una normativa favorevole all'innovazione, in linea con il principio di innovazione, che fornisca sostegno affinché il cospicuo capitale di conoscenze dell'Unione si trasformi più rapidamente e più intensamente in innovazione;

Accesso più rapido a finanziamenti sufficienti e al Fondo europeo per la sovranità

19.  sottolinea che le nuove iniziative politiche, i nuovi obiettivi e i nuovi compiti finanziati dal bilancio dell'UE, compresi i progetti transfrontalieri e a livello dell'UE, devono essere finanziati con fondi supplementari nuovi; sottolinea che la revisione intermedia del QFP rappresenta un'opportunità tempestiva e unica per integrare eventuali nuovi fondi nel bilancio dell'UE;

20.  invita la Commissione a effettuare una chiara valutazione dei costi e delle carenze di investimenti, tenendo conto altresì della legge per la riduzione dell'inflazione e del suo impatto sull'Unione nel suo complesso e nei singoli Stati membri;

21.  invita la Commissione e gli Stati membri a subordinare il finanziamento dell'UE a pertinenti requisiti connessi a obiettivi di politica pubblica, in particolare requisiti sociali, ambientali e finanziari, così come il rispetto dei diritti dell'UE in materia di lavoro, delle norme e delle migliori condizioni di lavoro, che dovrebbero essere soddisfatti dai beneficiari fintantoché ricevono sostegno pubblico, garantendo nel contempo una concorrenza leale e aperta, condizioni di parità tra le nostre imprese e il rispetto dei principi fondamentali su cui si basa il nostro mercato unico;

22.  sottolinea che le recenti sfide geopolitiche che l'Unione si trova ad affrontare dimostrano che l'UE deve adottare tutte le misure necessarie per garantire la sua autonomia strategica aperta, anche nel settore della difesa;

23.  sottolinea la necessità di rafforzare il programma InvestEU nella prossima revisione intermedia del QFP, in linea con gli obiettivi del Green Deal; ricorda l'importanza di rivedere il regolamento InvestEU(7) al fine di ampliare la portata del sostegno al capitale e creare un'ulteriore finestra per gli investimenti nei settori strategici per aiutare le imprese, oltre alle PMI, e supportare quelle che hanno risentito degli effetti dell'invasione russa in Ucraina, della crisi energetica, dell'inflazione, e quelle su cui potrebbe avere un impatto la legge per la riduzione dell'inflazione; insiste sull'importanza di ridurre la burocrazia e semplificare le procedure di domanda per migliorare la capacità di assorbimento;

24.  ritiene essenziale che la proposta relativa al nuovo Fondo europeo di sovranità sia basata su questa valutazione in modo da rispondere a esigenze reali, identifichi i fondi esistenti, tra cui il dispositivo per la ripresa e la resilienza e l'attuale QFP, e faccia quanto più possibile ricorso ai fondi esistenti che non sono stati ancora utilizzati e fornisca nuovi fondi; insiste sul fatto che il Fondo non deve essere finanziato a spese dei fondi di coesione o dei fondi già impegnati;

25.  pone l'accento sul fatto che le nuove risorse proprie sono un fattore chiave per consentire all'Unione di attuare le sue priorità politiche; sottolinea che l'introduzione di tali nuove risorse proprie garantirebbe un finanziamento sostenibile del bilancio dell'UE a lungo termine, al fine di evitare che le nuove priorità dell'UE siano finanziate a scapito dei programmi e delle politiche dell'UE esistenti; ritiene che l'introduzione di nuove risorse proprie, come concordato nell'accordo interistituzionale giuridicamente vincolante del 16 dicembre 2020, produrrà benefici duraturi; esorta, a tale proposito, la Commissione e gli Stati membri coinvolti nei negoziati sulla cooperazione rafforzata a fare tutto il possibile per raggiungere un accordo sull'imposta sulle transazioni finanziarie entro la fine di giugno 2023; chiede inoltre alla Commissione di essere ancora più ambiziosa e di presentare proposte per nuove risorse proprie autentiche;

26.  ritiene che il Fondo europeo per la sovranità dovrebbe rafforzare la nostra autonomia strategica aperta in modo globale, così come le transizioni verde e digitale in modo globale, che dovrebbe essere integrato nel QFP nell'ambito della revisione approfondita dell'attuale QFP e dovrebbe altresì mobilitare investimenti privati;

27.  considera, inoltre, che il fondo dovrebbe finanziare infrastrutture energetiche transfrontaliere, evitando effetti "lock-in" sui combustibili fossili, e finanziando la produzione di energia rinnovabile e l'efficienza energetica, rafforzando il percorso verso il Green Deal europeo, nonché la cibersicurezza, la competitività industriale, l'economia circolare, la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile;

28.  ritiene che il fondo dovrebbe altresì aumentare gli investimenti europei in tutta l'Unione in settori strategici chiave, tra cui la sanità, le materie prime e lo spazio; ritiene che tali investimenti siano fondamentali per aumentare la nostra autonomia strategica aperta e ridurre le nostre dipendenze nei settori strategici;

29.  ritiene che uno degli obiettivi del fondo sia anche quello di evitare la frammentazione causata dai sistemi nazionali e garantire una risposta europea veramente coesa alla crisi attuale; evidenzia i molteplici vantaggi che comporta il fatto di operare attraverso il bilancio dell'UE anziché attraverso la fornitura di un aiuto di Stato nazionale non coordinata; si oppone fermamente a qualsiasi tentativo di allentare le norme in materia di aiuti di Stato senza fornire una soluzione europea a tutti gli Stati membri che non dispongono di ampie capacità di bilancio per fare affidamento su massicci aiuti di Stato;

30.  insiste sul fatto che qualsiasi nuovo fondo dovrebbe essere istituito attraverso la procedura legislativa ordinaria ed essere integrato nel QFP, in modo da garantire il pieno controllo da parte del Parlamento; ritiene che i massimali del QFP dovrebbero essere adeguati per tenere conto di tutti i nuovi fondi, iniziative politiche e obiettivi o compiti finanziati dal bilancio dell'UE; osserva, in tale contesto, che il bilancio dell'UE è attualmente soggetto a pressioni inflazionistiche;

31.  invita la Commissione e il Consiglio a rafforzare lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) al fine di sostenere i programmi di lavoro a tempo ridotto, il reddito dei lavoratori e i lavoratori che sarebbero messi in cassa integrazione a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia;

32.  sottolinea che gli Stati membri dovrebbero sfruttare tutto il potenziale degli attuali strumenti per gli appalti pubblici verdi per consentire a tutti i livelli di governance di compiere scelte intelligenti e strategiche in materia di appalti e rafforzare la base industriale dell'UE; sollecita a questo proposito la Commissione a pubblicare quanto prima orientamenti strategici in materia di appalti pubblici; esorta la Commissione a sviluppare soluzioni politiche per incoraggiare appalti più sostenibili; ritiene, in questo contesto, che l'uso di criteri di aggiudicazione sociali e ambientali da parte delle amministrazioni aggiudicatrici andrebbe esteso, in quanto contribuirebbe a stimolare la transizione sostenibile in modo armonizzato e coordinato in tutti gli Stati membri; invita la Commissione ad applicare rigorosamente la clausola sociale della vigente direttiva UE sugli appalti pubblici(8); ricorda che, secondo l'attuale diritto dell'UE, dovrebbe essere possibile includere anche clausole che garantiscano il rispetto dei contratti collettivi senza violare il diritto dell'Unione in materia di appalti pubblici;

33.  è convinto che, ad oggi, il potenziale di integrazione delle considerazioni innovative, sociali e ambientali della direttiva sugli appalti pubblici sugli appalti pubblici sia stato sfruttato solo in parte nell'UE; invita gli Stati membri e la Commissione a fare il miglior uso possibile delle norme esistenti per promuovere la produzione e l'uso dei prodotti fabbricati nell'UE; chiede di utilizzare tale direttiva, compresi i partenariati per l'innovazione, per riconquistare la sovranità sui settori essenziali, contribuire a promuovere un'economia sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale e rafforzare le imprese locali, in particolare le PMI;

34.  incoraggia la Commissione e gli Stati membri a prestare particolare attenzione ai settori ad alta intensità energetica nei capitoli REPowerEU attualmente in fase di elaborazione; ritiene che il sostegno finanziario alla transizione di questo settore debba essere rafforzato, se necessario, al fine di assicurarne la competitività e la sostenibilità nel contesto dei prezzi elevati dell'energia;

Aiuti di Stato

35.  è profondamente convinto che la forte regolamentazione degli aiuti di Stato nel mercato unico sia un elemento essenziale del benessere economico dell'Europa, in quanto facilita una solida concorrenza in condizioni di parità senza distorsioni;

36.  sottolinea che le norme dell'UE sugli aiuti di Stato dovrebbero essere semplificate e consentire flessibilità al fine di conseguire gli obiettivi strategici dell'Europa; accoglie con favore, a questo proposito, il lavoro preparatorio della Commissione su un quadro temporaneo di crisi e transizione, anche per le imprese che producono articoli strategici, come le tecnologie trasformative e le tecnologie innovative pulite, e per scopi energetici; sottolinea che un'eventuale flessibilità dovrebbe essere mirata, temporanea, proporzionata e coerente con gli obiettivi politici dell'UE;

37.  sostiene la Commissione nel proporre un quadro di incentivi fiscali che non siano distorsivi per il mercato unico;

38.  sottolinea, tuttavia, che norme non coordinate sugli aiuti di Stato in tutta Europa ostacolerebbero la ripresa economica e metterebbero a rischio l'esistenza del mercato unico; ritiene che i controlli sugli aiuti di Stato siano destinati a migliorare il benessere dei consumatori e a preservare la parità di condizioni;

39.  ritiene che la Commissione debba tenere conto del potenziale effetto di qualsiasi riforma delle norme sugli aiuti di Stato sul mercato unico;

40.  esprime preoccupazione riguardo ai tempi necessari per la realizzazione di importanti progetti di comune interesse europeo, nonché riguardo ai lunghi tempi di attesa per le decisioni della Commissione sulle notifiche degli aiuti di Stato; invita la Commissione a riformare e razionalizzare il sistema di notifica di modo che qualsiasi notifica sia completata al massimo entro sei mesi;

41.  riconosce il contributo del regolamento comunitario sulle concentrazioni(9) al corretto funzionamento del mercato interno e invita la Commissione a continuare a promuoverne e applicarne i principi fondamentali; esorta nel contempo la Commissione ad accelerare gli sforzi per rispettare il suo impegno a rivedere la sua comunicazione sulla definizione del mercato rilevante ai fini del diritto UE in materia di concorrenza, al fine di adattarla all'accresciuta concorrenza globale in determinati settori strategici chiave;

Miglioramento della qualità dei posti di lavoro e delle competenze

42.  sottolinea che la strategia industriale europea dovrebbe contribuire a rafforzare il modello europeo di economia sociale di mercato; sottolinea l'importanza di promuovere la parità di genere e le pari opportunità in tale contesto;

43.  invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che il piano industriale dell'UE possa contribuire al conseguimento di una transizione giusta e dei suoi obiettivi quali la creazione di posti di lavoro di qualità con condizioni di lavoro eque e una buona retribuzione, la promozione della contrattazione collettiva e il rispetto dei contratti collettivi;

44.  sottolinea l'importanza dell'accesso alla formazione e alla riqualificazione per i lavoratori delle industrie e dei settori che devono essere sottoposti a cambiamenti radicali in vista della transizione verde e digitale; evidenzia che le qualifiche e le competenze certificate offrono un valore aggiunto ai lavoratori, migliorando la loro posizione nel mercato del lavoro, e possono essere trasferite nelle transizioni nel mercato del lavoro; chiede che la politica pubblica sulle competenze sia orientata alla certificazione e alla convalida delle qualifiche e delle competenze;

45.  accoglie con favore il contributo del piano alla creazione di una forza lavoro altamente qualificata per l'industria europea, rafforzando la pertinenza delle competenze, utilizzando patti locali per le competenze, sostenendo nel contempo lo sviluppo di sportelli unici e poli locali per lo sviluppo delle competenze, e la sua ambizione di sfruttare i talenti all'interno dell'UE e di migliorare la mobilità transfrontaliera dei lavoratori, nonché di attrarre manodopera qualificata da paesi terzi attraverso il bacino di talenti dell'UE; invita la Commissione a presentare un piano per migliorare l'attrattiva dell'Europa quale luogo di lavoro per ingegneri e accademici;

46.  chiede che il piano industriale dell'UE crei sinergie e collegamenti con le politiche generali in materia di istruzione, dato l'elevato impatto di tale settore; sottolinea la necessità di coordinarsi con la strategia europea per le università al fine di promuovere la cooperazione con l'ecosistema industriale, in particolare attraverso azioni strategiche di ricerca e innovazione; evidenzia l'importanza della formazione professionale al fine di disporre di personale qualificato con competenze verdi e digitali nelle industrie;

47.  sottolinea che è necessario che il piano contribuisca al conseguimento degli obiettivi e dei traguardi per il 2030 quali stabiliti nel programma strategico "Percorso per il decennio digitale", anche attraverso la creazione di un accesso all'occupazione per i giovani non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo (NEET), e per le persone con bassi livelli di competenze;

48.  richiama l'attenzione sul fatto che, sebbene la formazione generale nell'UE sia aumentata costantemente, è ancora notevolmente al di sotto dell'obiettivo di far sì che entro il 2030 il 60 % della popolazione adulta partecipi ogni anno ad attività di formazione, e questo anche a causa della mancanza di interesse e della percezione della mancanza di necessità; sottolinea che i sistemi di compensazione basati sulle competenze sono uno strumento utile per aumentare la diffusione della formazione;

Commercio aperto ed equo per catene di approvvigionamento resilienti

49.  ricorda che un posto di lavoro su cinque nell'Unione dipende dalle esportazioni; invita la Commissione, il Servizio europeo per l'azione esterna e gli Stati membri a promuovere nuovi partenariati economici con paesi democratici, in modo che l'Unione e i suoi partner possano, tra l'altro, affrontare insieme i cambiamenti climatici e le conseguenze dell'aggressione russa;

50.  invita la Commissione a valutare le attuali dipendenze e a trovare fonti alternative per diversificare le catene di approvvigionamento dell'Europa per le tecnologie e le materie prime critiche e sottolinea la necessità di coordinare meglio gli sforzi congiunti volti a creare catene di approvvigionamento resilienti per soddisfare le esigenze industriali dell'UE; prende atto dell'imminente proposta di normativa sulle materie prime critiche;

51.  accoglie con favore gli strumenti adottati durante questo mandato per combattere le pratiche sleali dei partner commerciali, in particolare per quanto riguarda gli appalti pubblici e i sussidi esteri; invita la Commissione a fare pieno uso di tali strumenti; invita altresì la Commissione ad adottare una posizione più decisa nella lotta alla concorrenza globale sleale, come quella causata da aiuti di Stato ingiustificati;

52.  invita inoltre la Commissione a proporre una "nuova generazione di partenariati nel mondo", che sfrutti appieno la leva economica e politica dell'UE con i suoi attuali partner commerciali per garantire che l'Unione ottenga il massimo per le sue esportazioni e importazioni industriali, promuovendo al contempo i suoi valori e standard, non da ultimi i diritti umani e il Green Deal europeo; invita la Commissione ad avvalersi di tutti gli strumenti della politica commerciale di cui dispone l'Europa per accrescere la sua prosperità mediante la ricerca e l'instaurazione di nuovi partenariati commerciali, nonché per proteggere il mercato unico dalle distorsioni provenienti da paesi terzi;

53.  esorta la Commissione a garantire che questi partenariati sostengano la transizione verso un'industria verde nell'UE e nei paesi partner;

54.  sottolinea la necessità di una riforma urgente dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) per garantirne l'efficacia, preservare il sistema commerciale globale basato su regole, evitare la corsa alle sovvenzioni e la concorrenza sleale e assicurarsi di avere un organo di risoluzione delle controversie funzionante per far rispettare le regole concordate a livello multilaterale;

55.  sottolinea l'importanza di attuare più rapidamente le disposizioni del regolamento sul controllo degli investimenti esteri diretti al fine di creare resilienza e rafforzare le catene di approvvigionamento strategiche;

Legge statunitense sulla riduzione dell'inflazione (IRA)

56.  esprime preoccupazione per le disposizioni dell'IRA, che discriminano le imprese dell'UE, ed esorta la Commissione a collaborare con il governo statunitense per trovare una soluzione compatibile con le regole dell'OMC in seno alla task force sull'IRA; riconosce, tuttavia, l'obiettivo dell'IRA di promuovere la produzione pulita e l'innovazione nelle tecnologie pulite e di accelerare gli sforzi in materia di clima;

57.  invita la Commissione e gli Stati membri a valutare rapidamente il potenziale impatto dell'IRA sull'industria europea e sulla sua competitività, tenendo conto delle attuali sfide per quanto riguarda le catene di approvvigionamento al limite delle loro capacità e gli elevati costi dell'energia, dei trasporti e delle materie prime;

58.  constata che alcune componenti dell'IRA e gli ingenti finanziamenti mobilitati potrebbero comportare difficoltà per il commercio e gli investimenti transatlantici;

59.  invita la Commissione a collaborare con gli Stati Uniti per rendere la attuazione dell'IRA il più possibile compatibile con gli interessi europei; chiede alla Commissione di garantire, in particolare, che l'UE rientri nelle eccezioni previste dall'IRA per i paesi che partecipano a una cooperazione di libero scambio e che i prodotti europei siano ammissibili ai crediti d'imposta allo stesso modo dei prodotti statunitensi;

60.  invita la Commissione a collaborare con paesi che condividono gli stessi principi per influenzare l'attuazione dell'IRA, in particolare in settori strategici per l'economia europea; sottolinea che l'UE dovrebbe essere pronta a presentare, attraverso il sistema di risoluzione delle controversie, una denuncia contro l'IRA qualora dalla valutazione risulti che detta legge continua a essere discriminatoria nella sua attuazione;

o
o   o

61.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati, all'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali, alla Corte dei conti, al Comitato delle regioni e al Comitato economico e sociale europeo, in vista della sua distribuzione ai parlamenti e ai consigli subnazionali, al Consiglio d'Europa e alle Nazioni Unite.

(1) Testi approvati, P9_TA(2022)0329.
(2) GU L 323 del 19.12.2022, pag. 4.
(3) Testi approvati, P9_TA(2022)0219.
(4) Testi approvati, P9_TA(2022)0347.
(5) GU C 425 del 20.10.2021, pag. 43.
(6) Direttiva (UE) 2022/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 ottobre 2022, relativa a salari minimi adeguati nell'Unione europea (GU L 275 del 25.10.2022, pag. 33).
(7) Regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 marzo 2021 che istituisce il programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017 (GU L 107 del 26.3.2021, pag. 30).
(8) Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE (GU L 94 del 28.3.2014, pag. 65).
(9) Regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio, del 20 gennaio 2004, relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese (GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1).

Ultimo aggiornamento: 15 maggio 2023Note legali - Informativa sulla privacy